Apprendo dal Giornale di Sicilia che L’Università degli Studi di Palermo da quest’anno farà pagare 45€ come contributo per effettuare i test di valutazione delle conoscenze iniziali anche per i corsi ad accesso libero, gli stessi test che, fino all’anno scorso, venivano effettuati gratuitamente.
Si calcola che riuscirà a raccogliere 700/800 mila €, un bel gruzzoletto.
A mio parere questo è un perfetto esempio di casus di Furtus Legalizzatus Italiensis e l’ennesima prova che dei guai causati dai “dirigenti” a pagarne le conseguenze è sempre il cittadino/studente comune.